Imparare la seo da seofita con ChatGPT, quello che non ti dicono
L’ottimizzazione del posizionamento sui motori di ricerca è un’attività da sempre oggetto di miti e leggende, soprattutto per le nuove leve che in questo post chiameremo seofiti. Quando il seofita prova ad avvicinarsi al lato oscuro della forza inizia a cercare informazioni sulla SEO, da come studiarla a come imparare le basi.
Ma il problema sorge quando il seofita inizia a leggere articoli e post sull’argomento spesso aggiornati ad un modo di fare questa attività risalente ad anni fa che oggi è obsoleto e poco efficace. Alcuni di questi parlano, per esempio, di come funziona il seo (o “la” seo, qui nasce un’altra diatriba… :)) citando ancora la centralità delle keyword o di come ottimizzare un sito seo grazie alla sola potenza del testo. Altri parlano anche della seo applicata con il principio di Pareto.
Ovviamente, ci sono anche intramontabili guide evergreen seo di alcuni illustri colleghi che hanno fatto un lavoro meraviglioso e che risalgono ad anni fa ma che sono tutt’oggi super valide come quelle contenute in questo post sull’analisi dei log seo con Chat GPT.
Imparare la seo, cosa è cambiato rispetto al passato
In realtà, oggi è cambiato praticamente tutto rispetto agli anni del keyword stuffing, del cloaking, delle pbn, delle directory e della seo black hat in genere (anche se, in alcuni settori dove lo spam è ancora forte, alcune di queste pratiche continuano a vedersi ogni tanto). Partendo da Google che era il motore di ricerca per eccellenza ed è poi diventato un’ecosistema che è arrivato ad integrare la famosa Search con i vari Maps, Discover, Lens, News, ecc.
Non sapremo mai quali sono tutti i suoi fattori di ranking (a meno che non si verifichi un altro Yandex leak) ma una cosa è certa: il centro di gravità non è il motore di ricerca ma l’utente ed i suoi infiniti percorsi (qui, entrerebbe in gioco il messy middle a spiegare anche perché Google ha iniziato a contaminare i risultati di ricerca con infiniti touch point e stimoli diversi che si adattano ai percorsi di navigazione dell’utente per rispondere al meglio ai suoi bisogni espressi attraverso le query digitate ma anche attraverso le azioni di navigazione compiute).
Infatti, oggi i risultati di ricerca (o serp) sono straricchi: di video, immagini, infografiche, nuovi formati, filtri, barre laterali, suggerimenti, post social, annunci, prodotti, local pack, realtà virtuale e potrei continuare ancora a lungo.
Insomma, oggi, capire come iniziare a fare seo oppure cosa è un corso seo è leggermente differente rispetto a quello che si legge spesso in giro. Perciò, con la scusa di provare il tool di intelligenza artificiale Chat GPT, ho voluto provare a simulare una conversazione (o forse una ricerca) di un’aspirante seo (o seofita) con lo strumento Chat GPT e vedere cosa ne sarebbe venuto fuori.
Conversazione tra un seofita e Chat GPT di OpenAi per imparare a fare seo
Sotto la conversazione tra l’aspirante seo (SEOFITA) e il tool di intelligenza artificiale (CHAT GPT) di Open Ai. Come si legge nella conversazione, ho provato a stimolare il ragionamento della macchina che, nonostante si sia rivelata ripetitiva e scontata in alcune risposte, mi ha davvero sorpreso nell’approccio ad alcune domande decisamente molto più aperte al ragionamento.
Multisearch, messy middle e Tik Tok
SEOFITA: Da dove iniziare per imparare la seo oggi, visto il cambiamento di Google verso il multisearch che punta ad intercettare l’utente nel suo messy middle e la tiktokizzazione?
CHAT GPT: Il modo migliore per imparare la SEO oggi è iniziare a familiarizzare con i principi di base della SEO e poi approfondire la materia studiando gli ultimi aggiornamenti delle linee guida di Google.
La SEO si basa sull’ottimizzazione del contenuto e della struttura del tuo sito web per aiutare i motori di ricerca a comprendere di cosa tratta il tuo sito e a mostrarlo nei risultati di ricerca in modo più pertinente per gli utenti.
Con il cambiamento verso il multisearch di Google, è importante comprendere come l’utente effettua le ricerche e come gli algoritmi di Google interpretano queste ricerche per fornire risultati accurati e rilevanti. Inoltre, con l’ascesa di piattaforme come TikTok, è importante anche comprendere come queste piattaforme possono influire sulle ricerche e sulla visibilità del tuo sito web.
Semantica dei dati strutturati
SEOFITA: Ok, grazie per la risposta. E in queste attività la semantica dei dati strutturati quanto fa la differenza?
CHAT GPT: La semantica dei dati strutturati può fare molta differenza in termini di SEO, poiché può aiutare a rendere il tuo sito web più facile da comprendere per i motori di ricerca. I dati strutturati sono un modo standardizzato di fornire informazioni ai motori di ricerca sui contenuti del tuo sito web. Queste informazioni possono includere dettagli come il nome, l’indirizzo, il numero di telefono e altre informazioni rilevanti per il tuo sito. La semantica dei dati strutturati si riferisce all’utilizzo di questi dati in modo da poter essere facilmente compresi e interpretati dai motori di ricerca. In questo modo, i motori di ricerca possono fornire risultati di ricerca più accurati e rilevanti per gli utenti.
Per comprendere meglio markup semantico e entità, come manipolare il Knowledge Graph, ti suggerisco di dare un’occhiata a questo test.
Keyword research, analisi dei bisogni dell’utente e query
SEOFITA: Ok, chiaro. E, invece, secondo te ha ancora senso parlare di keyword research oppure è più giusto parlare di analisi dei bisogni dell’utente espressi attraverso una query?
CHAT GPT: Sia la keyword research che l’analisi dei bisogni dell’utente espressi attraverso una query sono entrambi importanti per la SEO. La keyword research consiste nell’individuare le parole chiave e le frasi che gli utenti utilizzano per effettuare ricerche online e che sono rilevanti per il tuo sito web. Queste parole chiave possono essere utilizzate per ottimizzare i contenuti del tuo sito web, in modo da aumentare la visibilità del tuo sito nei risultati di ricerca e attrarre più traffico qualificato.
L’analisi dei bisogni dell’utente espressi attraverso una query, invece, si concentra sull’identificare le intenzioni e i bisogni degli utenti dietro le loro ricerche online, in modo da poter fornire risposte e soluzioni pertinenti e utili per loro. Insieme, la keyword research e l’analisi dei bisogni dell’utente possono aiutare a comprendere meglio gli utenti e a fornire loro contenuti di valore che rispondono alle loro esigenze.
User research o intent research?
SEOFITA: Giusto! Quindi, secondo te, possiamo dire che queste 2 attività insieme costituiscono una user research o intent research?
CHAT GPT: Sì, la keyword research e l’analisi dei bisogni dell’utente espressi attraverso una query possono essere considerate parte di una user research o intent research. La user research si concentra sull’analisi dei comportamenti, delle preferenze e delle intenzioni degli utenti online, al fine di comprendere meglio come gli utenti interagiscono con il tuo sito web e come possono essere soddisfatti i loro bisogni.
L’intent research, invece, si concentra specificamente sull’analisi delle intenzioni degli utenti dietro le loro ricerche online, per comprendere meglio cosa stanno cercando e come possiamo fornire loro contenuti pertinenti e di valore. Insieme, queste due attività possono aiutare a comprendere meglio gli utenti e a ottimizzare il tuo sito web per soddisfare le loro esigenze.
Attività seo on page e off page, quanto possono aiutare il progetto nella sua crescita?
SEOFITA: Bene! E, in tutto ciò, le attività tecniche on page e quelle off page quanto possono aiutare il progetto nella sua crescita?
CHAT GPT: Le attività tecniche on page e off page sono entrambe importanti per la crescita di un progetto SEO. Le attività tecniche on page si riferiscono alle tecniche che vengono utilizzate per ottimizzare il contenuto e la struttura del tuo sito web per i motori di ricerca. Queste attività possono includere l’utilizzo di parole chiave appropriate, la creazione di titoli e descrizioni accattivanti, la strutturazione dei contenuti in modo da renderli facilmente scansionabili dai motori di ricerca, e altro ancora.
Le attività tecniche off page, invece, si riferiscono alle azioni che vengono svolte al di fuori del tuo sito web per migliorare il suo posizionamento nei risultati di ricerca. Queste attività possono includere l’acquisizione di link da altri siti web, la creazione di contenuti di valore che possono essere condivisi sui social media, e altro ancora.
Insieme, le attività tecniche on page e off page possono aiutare a migliorare la visibilità del tuo sito web nei risultati di ricerca e a attrarre più traffico qualificato.
SEOFITA: Si ma potresti farmi un elenco delle attività seo onpage tecniche principali?
CHAT GPT: Ecco alcune delle principali attività tecniche on page per la SEO:
- Utilizzo delle parole chiave appropriate: la scelta delle parole chiave giuste è importante per aiutare i motori di ricerca a comprendere di cosa tratta il tuo sito web e a mostrarlo nei risultati di ricerca in modo più pertinente per gli utenti.
- Titoli e descrizioni accattivanti: i titoli e le descrizioni delle pagine del tuo sito sono importanti per attrarre l’attenzione degli utenti e invogliarli a cliccare sui tuoi risultati di ricerca.
- Strutturazione dei contenuti: organizzare i contenuti del tuo sito web in modo logico e facilmente scansionabile aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio il tuo sito e a fornire risultati di ricerca più accurati.
- Utilizzo di meta tag: i meta tag sono codici che vengono inseriti nelle pagine del tuo sito web per fornire informazioni aggiuntive ai motori di ricerca sui contenuti del tuo sito.
- Ottimizzazione delle immagini: utilizzare nomi di file descrittivi e tag alt per le immagini del tuo sito web può aiutare i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto delle tue immagini e a mostrarle nei risultati di ricerca.
- Creazione di una mappa del sito: una mappa del sito è un elenco di tutte le pagine del tuo sito web, organizzate in modo logico. Questo può aiutare i motori di ricerca a scoprire e indicizzare tutte le pagine del tuo sito in modo più efficiente.
- Utilizzo di URL semplici e descrittivi: utilizzare URL semplici e descrittivi può aiutare i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto delle tue pagine e a mostrarle nei risultati di ricerca in modo più pertinente per gli utenti.
Canonical e robots a cosa servono
SEOFITA: Ok ma i canonical e il robots a cosa servono?
CHAT GPT: I canonical e il robots sono entrambi strumenti utilizzati per la gestione del contenuto del tuo sito web e per aiutare i motori di ricerca a comprenderne il contenuto e a mostrarlo nei risultati di ricerca in modo più accurato.
I canonical tag sono utilizzati per indicare ai motori di ricerca quale versione di una pagina dovrebbero utilizzare come versione principale per l’indicizzazione e la visualizzazione nei risultati di ricerca. Ad esempio, se hai più versioni di una pagina con contenuti simili, puoi utilizzare i canonical tag per indicare ai motori di ricerca quale versione utilizzare come versione principale.
Il robots tag, invece, è utilizzato per indicare ai motori di ricerca se una pagina o una sezione del tuo sito web dovrebbero essere indicizzate o meno. Ad esempio, se hai delle pagine del tuo sito che non vuoi siano incluse nei risultati di ricerca, puoi utilizzare il robots tag per indicare ai motori di ricerca di ignorare queste pagine.
Hreflang e canonical, cosa cambia
SEOFITA: Ok ma gli hreflang sono come i canonical?
CHAT GPT: Gli hreflang tag sono simili ai canonical tag, ma sono utilizzati per indicare ai motori di ricerca quale versione di una pagina dovrebbero mostrare agli utenti in base alla loro lingua e localizzazione. Ad esempio, se hai una versione inglese e una versione francese di una pagina del tuo sito web, puoi utilizzare gli hreflang tag per indicare ai motori di ricerca di mostrare la versione inglese agli utenti che parlano inglese e la versione francese agli utenti che parlano francese. In questo modo, gli utenti vedranno la versione della pagina più pertinente per la loro lingua e localizzazione.
File Robots.txt
SEOFITA: Ok e il file robots.txt?
CHAT GPT: Il file robots.txt è un file presente nella root del tuo sito web che può essere utilizzato per indicare ai motori di ricerca quali sezioni o pagine del tuo sito non dovrebbero essere incluse nei loro risultati di ricerca. Il file robots.txt è un modo semplice per escludere dall’indicizzazione del tuo sito web pagine o sezioni che non sono rilevanti per i motori di ricerca, come ad esempio le pagine di login o le pagine di amministrazione. Tuttavia, è importante notare che i motori di ricerca non sono obbligati a rispettare le istruzioni presenti nel file robots.txt, quindi questo non dovrebbe essere utilizzato come un metodo di protezione del contenuto sensibile del tuo sito.
SEOFITA: Ma sei sicuro che il robots.txt escluda sicuramente le risorse scritte nel file oppure è solo un’indicazione che Google potrebbe anche ignorare?
CHAT GPT: Come ho detto prima, i motori di ricerca non sono obbligati a rispettare le istruzioni presenti nel file robots.txt. Pertanto, il file robots.txt dovrebbe essere utilizzato come una semplice indicazione per i motori di ricerca su quali sezioni o pagine del tuo sito web non dovrebbero essere incluse nei loro risultati di ricerca.
Tuttavia, i motori di ricerca possono anche ignorare queste istruzioni e continuare ad indicizzare le pagine del tuo sito, quindi non dovresti considerare il file robots.txt come un metodo sicuro per proteggere il contenuto sensibile del tuo sito web. Se hai bisogno di proteggere il contenuto del tuo sito, dovresti utilizzare altri metodi, come ad esempio l’autenticazione dell’utente o la crittografia.
No index, robots e meta robots
SEOFITA: Si ma, se blocchi l’accesso ai crawler dal robots, Google potrebbe non leggere da Search Console la direttiva no index stampata nel meta robots. In questo caso, come si fa?
CHAT GPT: Se vuoi impedire ai motori di ricerca di indicizzare una pagina del tuo sito web, puoi utilizzare il meta tag “noindex” all’interno del tag “head” della pagina. Questo tag indica ai motori di ricerca che la pagina non dovrebbe essere indicizzata e quindi non dovrebbe essere mostrata nei loro risultati di ricerca.
Tuttavia, se vuoi impedire ai motori di ricerca di accedere alla pagina utilizzando il loro crawler, dovresti utilizzare il file robots.txt per indicare loro di ignorare la pagina. In questo modo, i motori di ricerca non accederanno alla pagina utilizzando il loro crawler e quindi non vedranno il meta tag “noindex”, ma la pagina continuerà comunque a essere indicizzata finché non viene utilizzato il meta tag “noindex”.
Linking interno e seo
SEOFITA: Ok e del linking interno cosa sai dirmi?
CHAT GPT: Il linking interno si riferisce all’utilizzo di link all’interno del tuo sito web per connettere le varie pagine tra loro. Questo può aiutare a migliorare la navigazione all’interno del tuo sito e a fornire ai motori di ricerca una migliore comprensione della struttura e dei contenuti del tuo sito. Inoltre, il linking interno può anche aiutare a distribuire il “link juice” (ovvero, l’autorità e il potere dei link) all’interno del tuo sito, aiutando le pagine più importanti del tuo sito ad avere una migliore posizione nei risultati di ricerca. In generale, è importante utilizzare il linking interno in modo strategico per aiutare a ottimizzare il tuo sito web per i motori di ricerca.
SEOFITA: A cosa serve distribuire il link juice tra le pagine di un sito web?
CHAT GPT: Distribuire il “link juice” (ovvero, l’autorità e il potere dei link) all’interno del tuo sito web può aiutare a migliorare il posizionamento delle pagine del tuo sito nei risultati di ricerca. I motori di ricerca utilizzano il link juice per valutare l’importanza e la rilevanza delle pagine del tuo sito e per determinare la loro posizione nei risultati di ricerca.
Quando una pagina del tuo sito riceve link da altre pagine del tuo sito, il link juice viene distribuito tra le pagine e può aiutare a migliorare il posizionamento di entrambe le pagine nei risultati di ricerca. Inoltre, distribuendo il link juice in modo strategico all’interno del tuo sito web, puoi aiutare a far risaltare le pagine più importanti del tuo sito e a migliorare la loro visibilità nei risultati di ricerca.
Motore di ricerca e fasi
SEOFITA: E sulle fasi del motore di ricerca cosa dovrei sapere, o meglio quali sono?
CHAT GPT: Un motore di ricerca compie diverse fasi per restituire i risultati di ricerca in risposta a una query degli utenti. Ecco alcune delle principali fasi di un motore di ricerca:
- Raccolta dei dati: il primo passo consiste nella raccolta dei dati che verranno utilizzati per generare i risultati di ricerca. Questo può includere la scansione di milioni di pagine web per individuare i contenuti e le informazioni rilevanti.
- Indicizzazione dei dati: una volta raccolti i dati, il motore di ricerca li indicizza, ovvero li organizza in un database per renderli facilmente accessibili e ricercabili.
- Processamento delle query: quando un utente inserisce una query nel motore di ricerca, il motore di ricerca la elabora per comprendere cosa sta cercando l’utente e quali risultati potrebbero essere più pertinenti.
- Generazione dei risultati di ricerca: utilizzando le informazioni raccolte dalla query dell’utente, il motore di ricerca genera una lista di risultati di ricerca che potrebbero soddisfare le esigenze dell’utente.
- Restituzione dei risultati di ricerca: infine, il motore di ricerca restituisce i risultati.
SEOFITA: Quindi, quante sono le fasi di Google?
CHAT GPT: Come ho detto prima, le fasi di un motore di ricerca possono variare in base al motore di ricerca specifico e al suo algoritmo. Tuttavia, in generale, i motori di ricerca compiono le seguenti fasi: raccolta dei dati, indicizzazione dei dati, processamento delle query, generazione dei risultati di ricerca e restituzione dei risultati di ricerca. Non posso parlare con certezza delle fasi specifiche utilizzate da Google, poiché Google non rende pubblici i dettagli del suo algoritmo. Tuttavia, è possibile che Google utilizzi le fasi generali menzionate sopra per generare i suoi risultati di ricerca.
Imparare la seo, conclusioni
Il test con Chat GPT mette in luce le potenzialità dell’intelligenza artificiale che ha ormai raggiunto livelli fino a qualche anno fa inimmaginabili, con i quali dovremmo fare i conti tutti (anche noi seo) per reinventarci e cavalcare l’evoluzione. Il prompt (o brief) sarà il punto focale della richiesta di supporto dal quale ne dipenderà il buon esito.
Mentre, riguardo al discorso di imparare la seo oggi, il mio suggerimento è sicuramente quello di iniziare a sporcarsi le mani con piccoli progetti personali (per imparare dai propri errori sbagliando ma mettendo in pratica) e proporsi per affiancare seo specialist senior di buon livello (in agenzie che seguono progetti di livello medio o presso consulenti strutturati) che aiutino ad arricchire il proprio know how (anche in incontri formativi one to one).
In questo settore, la pratica e le relazioni con i migliori sono oro colato.