Google Search Console e le fasi del motore di ricerca
da Antonio MattiacciGoogle Search Console è il tool che Big G mette a disposizione gratuitamente per monitorare e gestire le fasi di scansione, indicizzazione e posizionamento del proprio sito web.
Dietro la Search Console si nasconde un mondo fatto di dati preziosi e spunti utili per migliorare l’esperienza dei nostri utenti e rispondere al meglio ai loro bisogni manifesti e latenti ma non solo.
Nei prossimi paragrafi, proveremo ad entrare in questo mondo insieme e scopriremo le potenzialità infinite che si celano in questo utilissimo strumento che Google fornisce a tutti i gestori e/o proprietari di siti web nonché agli esperti seo per ecommerce.
Cosa troverai in questa guida su Google Search Console
- Un report di Google Search Console per ogni fase del motore di ricerca
- In Google Search Console i rapporti scansione permettono di determinare la fase di scansione e quella di indicizzazione delle proprie risorse
- Il rapporto sul rendimento per analizzare il posizionamento
- I rapporti sull’esperienza dell’utente: Core Web Vitals, Usabilità Mobile e User Experience
- Come attivare Google Search Console?
- Come collegare Google Search Console a Google Analytics e perché?
Un report di Google Search Console per ogni fase del motore di ricerca
Come sappiamo il motore di ricerca Google ha dei bot al suo cospetto che lo aiutano a svolgere le diverse fasi alle quali è votato fin dalla sua nascita:
- Scansione;
- Indicizzazione;
- Posizionamento.
In realtà, i famosi web-prodi di Big G (i bot) svolgono anche delle fasi intermedie (alle suddette principali che conosciamo) attraverso le quali comunicano tra loro per definire l’eventuale crawl budget da mettere a disposizione per visitare per la prima volta una pagina o tornare su un sito web già visitato e scansionare nuovamente le sue risorse – confermando o smentendo quanto riportato durante la prima visita – oppure inserire nella lista degli url da indicizzare quelli che andranno inseriti definitivamente nell’indice di Google (sotto un’immagine esemplificativa).
Aggiornamento luglio 2024: OpenAi lancia il suo motore di ricerca assistita basato su ai che segna il passaggio da motore di ricerca classico ad assistente alla ricerca
Bene, senza entrare troppo nel dettaglio del funzionamento del motore di ricerca Google (che vedremo un’altra volta), con Google Search Console possiamo analizzare il comportamento del nostro sito web in tutte le fasi di Google grazie ai report di scansione, copertura e rendimento senza dimenticare l’utilissimo strumento di controllo degli url.
In Google Search Console i rapporti scansione permettono di determinare la fase di scansione e quella di indicizzazione delle proprie risorse
In effetti, è proprio così: in Google Search Console i rapporti scansione permettono di determinare la fase di scansione e quella di indicizzazione attraverso i rapporti sulle statistiche di scansione e copertura.
Per accedere al primo report sulle Statistiche di Scansione, basterà andare nelle Impostazioni > Scansione ed Apri Rapporto (come si vede nell’immagine sotto). Questo report è molto utile per comprendere se e con quale frequenza i bot di Google visitano il nostro sito, se ci sono problemi di scansione, quali sono i tempi di scansione delle nostre risorse, se ci sono eventuali errori da parte del nostro host o di altro genere.
Il secondo, invece, lo troviamo nella schermata principale del tool sotto la voce Indice > Copertura e ci consente di controllare lo stato dell’indicizzazione delle pagine di un blog o di un ecommerce scovando eventuali problemi di indicizzazione – come i contenuti duplicati, gli errori di copertura, le pagine escluse dall’indice di Google, ecc.
Aggiornamento 2022/2023: nel report Indice è stato aggiunto il Video Indexing Report per avere il controllo sull’indicizzazione dei video embeddati nelle pagine di un sito web e risolvere eventuali errori.
Il rapporto sul rendimento per analizzare il posizionamento
Mentre il report sul Rendimento lo troviamo nella dashboard principale e si divide per i vari canali nei quali è presente il sito web. Quindi: Risultati di Ricerca, Google News e Discover. Quest ultimo è molto interessante perché, se usato appieno, permette di scoprire molti dati interessanti sul posizionamento dei contenuti del sito web nelle varie serp e fornisce infiniti spunti per migliorarlo sfruttando specifiche richieste dei nostri utenti attraverso le query che digitano (e non solo).
I rapporti sull’esperienza dell’utente: Core Web Vitals, Usabilità Mobile e User Experience
Poi, un’altra sezione molto interessante ed utile di Google Search Console è quella dedicata ai rapporti sull’esperienza dell’utente. Si trova nella dashboard principale sotto la voce Esperienza.
Qui, ci sono i famigerati Core Web Vitals – ovvero, i dati delle performance delle pagine del nostro sito web da Desktop e Mobile con la segnalazione di eventuali problemi da risolvere per migliorare l’esperienza dell’utente, i tempi di caricamento delle varie risorse presenti (come testo, vide, immagini, script di monitoraggio, ecc…) ma soprattutto una dashboard dedicata al tipo di esperienza offerta all’utente con un grafico che mostra la curva dell’andamento delle nostre pagine fornendoci una panoramica visuale di come stanno andando le cose.
Come attivare Google Search Console?
Per attivare questo fantastico strumento gratuito messo a disposizione da Google, bisogna verificare la proprietà del sito web al quale associare il tool attraverso uno dei seguenti metodi:
- Tramite il caricamento del file html contenente il codice di monitoraggio, scaricabile direttamente dal tool, nella root del proprio sito web;
- Attraverso Google Analytics (in questo caso, bisogna averlo già attivo con il codice di monitoraggio UA-xx-xxx funzionante);
- Con tag html, aggiungendo un meta tag con il codice di Google Search Console nella homeage del proprio sito web;
- Verifica con Google Tag Manager, simile come procedimento a quello della verifica con GA;
- Verifica attraverso l’associazione dei dns (che sconsiglio perché più complessa per chi è alle prime armi e limitante per alcune funzionalità di Search Console rispetto agli altri metodi).
Per arrivarci, basta andare in Impostazioni > Verifica della proprietà e scegliere uno dei metodi suddetti.
Se hai già implementato correttamente gli strumenti di tracciamento e monitoraggio, Google Tag Manager e Google Analytics, ti consiglio di usare uno dei 2 metodi di verifica per associazione con uno di questi 2 account perché basterà davvero un clic.
Altrimenti, usa il primo metodo che prevede il caricamento del file html nella root. Puoi farlo accedendo al tuo account ftp o da cpanel.
Come collegare Google Search Console a Google Analytics e perché?
Il collegamento di Google Search Console e Google Analytics è utile per 2 motivi:
- Consente di ritrovare i dati relativi a query, impression, clic e posizione media direttamente in Google Analytics nel report di Acquisizione. In questo modo, si possono matchare insieme alle metriche presenti in GA;
- Attiva lo strumento Search Console Insights – molto utile per le redazioni, i portali editoriali, i magazine ed i giornali online – che riporta dei mini report semplificati con le pagine più visualizzate, quelle più cliccate e le query migliori del mese.
Per attivarlo, è sufficiente entrare all’interno delle Impostazioni di Google Search Console e cliccare su Associazioni. Si può scegliere fra Google Analytics Universal e Google Analytics 4 (molto utile la doppia scelta visto che da luglio 2023 Google Analytics Universal verrà definitivamente sostituito da Google Analytics 4).
Prossimamente (appena avrò un attimo), migliorerò questa piccola guida raggruppando tutte le novità degli ultimi anni di Google Search Console fino ad oggi in un paragrafo che verrà aggiornato costantemente. Inoltre, aggiungerò anche una sezione con informazioni sul rapporto dedicato ai Miglioramenti contenente i dati strutturati o meglio le risorse contenenti il markup semantico schema.org (compreso quello relativo ad eventuali data set o set di dati), quello sulle azioni manuali ed i link, quello sulla api url inspection e la funzione di rimozione temporanea delle risorse dai risultati di ricerca. Stay tuned…. 🙂
A proposito di rimozione dalle serp, qui ho scritto una guida su come rimuovere le informazioni personali di un individuo presenti in indice con il nuovo tool Google Results About You.
Mentre qui puoi approfondire le variabili emerse dall’ultimo Google Leak