About me, una storia come tante
Vi racconto come inizia la mia storia digitale!
Dopo qualche anno di precarietà, decido di lasciare quel mondo per il classico contratto a tempo indeterminato. Divento impiegato customer c are per il servizio clienti di una nota società energetica, dove conosco la mia attuale moglie.
Tutto sembra procedere per il meglio. Entrambi lavoriamo. Siamo felici. Non ci manca quasi nulla. Ma più i giorni passano, più sentiamo dentro che qualcosa manca. Lei vorrebbe tornare a praticare come psicologa. Io vorrei trovare la mia strada.
Un giorno, durante la solita sterile ricerca sul web, mi imbatto nell’acronimo SEO.
Per curiosità, ne approfondisco il significato. Man mano che vado avanti mi accorgo di nutrire interesse per la materia. Inizio a studiarla come autodidatta, per capire se possa diventare la mia strada.
Mi piace, me ne convinco. Il mio lavoro da impiegato mediocre avrà finalmente un concorrente. Al contempo, riprendo a scrivere progetti di testi per siti internet ed email. In particolare, attraverso le piattaforme di marketplace Melascrivi e Scribox.
Completo il corso di web marketing Google digital training e conseguo le certificazioni anche per Analytics. Proseguo la mia formazione con numerosi corsi online di approfondimento. Imparo ad utilizzare diversi strumenti del mestiere. o meglio tools. Poi, la svolta.
Mi iscrivo ad un corso di social media management che mi apre la mente. Finito quello, inizio a progettare. Acquisto e leggo libri che contribuiscono a mettere a punto la mia mentalità digitale.
Li leggo voracemente mentre le idee fioccano come neve. Da Growth hacker di Raffaele Gaito. Al manuale di Seo Gardening di Francesco Margherita. Passando per Seo Audit Avanzato di Marco Maltraversi e The lean startup di Eric Ries. Fino al Manuale di copywriting di Alfonso Cannavacciuolo, insieme alla creatività dei Minuti scritti di Annamaria Testa e de Il mestiere di scrivere di Luisa Carrada.
Nel frattempo, la società per la quale lavoro come impiegato mi obbliga ad un orario di lavoro ridotto al minimo possibile. Motivo in più per accelerare il mio percorso digitale parallelo. Beh, con una casa ed una famiglia da mandare avanti, bisogna darsi una mossa.
Mentre progetto il mio sito internet ed un digital brand, inizio un altro corso. Questa volta, sull’ecommerce management. Approfondisco ancora una volta lo studio della SEO, applicandola alla gestione di un ecommerce. Imparo ad utilizzare Wordpress e i suoi plugin, come WooCommerce. Imparo ad utilizzare altri CMS come Shopify e Magento.
Dopodiché, spinto dalla fame, approfondisco i linguaggi di programmazione:
HTML5;
CSS3;
Php;
Liquid.
Provo a masticare dello Javascript, per implementare il Markup, con un po’ di Apache, per la compilazione dei file htaccess in Wordpress.
Parto con l’idea del mio sito, più altri due.
Finalmente, metto in pratica quanto teorizzato e progettato fino a quel momento.
Il mio sito, dopo 20 giorni, si posiziona per diverse keywords dalla coda più e meno lunga. Ma non è finita.
L’azienda che prima mi aveva ridotto l’orario lavorativo, ora mi dice che sto per essere sospeso a causa di problemi economici.
Come una spada di Damocle, nella mia testa ricorre una domanda: “e adesso come facciamo?”
Finisce il corso, nel contesto del quale conosco diversi professionisti del settore. Pochi giorni dopo, tre docenti mi contattano per chiedermi di collaborare con loro ad alcuni progetti.
Qualcuno si sta accorgendo di me. Lacrime di gioia per questo piccolo traguardo.
Attualmente lavoro come freelance per diversi progetti: scrivo come web copywriter; analizzo e ottimizzo come consulente SEO; preparo strategie digitali e funnel di conversioni; seguo campagne social, continuo a studiare (recentemente o terminato un Master in Digital Marketing presso Ninja Academy e sto seguendo Deep SEO, un Corso Seo Avanzato) e porto avanti i progetti personali.
Ah, dimenticavo. Ho sviluppato anche qualche piccolo ecommerce in Wordpress e Shopify. Mi sono divertito a fare e disfare questo sito e cono il fondatore del portale 2 Cose da Ottimizzare.
Come è finita con la società per la quale lavoravo? Dall’imperfetto usato, lascio intendere il coraggio della scelta fatta, pensando ad una celebre frase de La ricerca della felicità, il film di Gabriele Muccino con Will Smith:
“Hey! Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Neanche a me. Ok? Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto.”
Cosa ho imparato da tutto questo? Mai arrendersi!
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